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Progetti
09 novembre 2020

Il CE Lab a Ecomondo 2020 Digital Edition per parlare di Economia Circolare e Open Innovation

La crisi dovuta al Covid-19 ha rafforzato la necessità di contrastare il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e le pandemie. La rigenerazione economica dovrebbe riguardare i fondi pubblici per rilanciare un’economia verde e circolare, ancorata a soluzioni naturali e orientata al benessere pubblico, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (17 SDG) e il Green Deal della Commissione Europea. Ciò aumenterà la resilienza economica e ambientale, creerà posti di lavoro e migliorerà la salute e il benessere nelle comunità rurali e urbane.

In questo contesto Ecomondo – evento di riferimento in Europa per l’innovazione tecnologica e industriale – supporta le aziende a diventare leader mondiali nell’innovazione, favorendo lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale innovativo e sostenibile. Fiera internazionale dal format innovativo, Ecomondo presidia tutta la filiera dell’economia circolare, dall’ecodesign ed efficienza al recupero e valorizzazione di materia prima ed energia, ai trasporti, alle bonifiche e riqualificazione di aree contaminate (anche marine) favorendo il networking internazionale e la crescita delle aziende sui mercati di tutto il mondo.

La 2020 Digital Edition è stata animata da un calendario di circa 120 eventi online per orientarsi tra Green Deal, normative di settore, casi di filiera dove l’Italia è testa di serie e impatto della pandemia. In quest’ultimo filone si colloca il panel Circular Economy after COVID-19 crisis che si interroga su alcuni punti chiave:

  • Cosa dovrebbe essere rivisto nei programmi di economia circolare e bioeconomia a livello locale e globale? 
  • In che modo il sostegno finanziario per rilanciare l’economia dovrebbe essere utilizzato per ampliare l’impegno dei nuovi attori nella transizione dell’economia circolare? E come contribuirà anche a prevenire future pandemie?

A rispondere con il proprio contributo è intervenuto, tra gli altri player – Intesa Sanpaolo,  Ellen MacArthur Foundation, Copenhagen Institute of Interaction Design, Microsoft, Agici, Università LUISS, Enel, Caviro Extra – il Circular Economy Lab, l’iniziativa di innovazione nata dalla partnership tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center per contribuire all’evoluzione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione delle aziende verso modelli di Economia Circolare.

La tavola rotonda – “Accelerare la transizione verso l’Economia Circolare attraverso l’Open Innovation”, moderato da Stefano Martini, Head of Circular Economy Lab, Intesa Sanpaolo Innovation Center – sottolinea la centralità dell’approccio strategico e culturale che porta un’azienda ad assorbire e utilizzare risorse esterne e ad introdurre sul mercato le proprie competenze per mantenere la propria competitività sul mercato.

“In un contesto che ha superato il modello della Closed Innovation – ha spiegato Riccardo Porro, Chief Operations Officer, Cariplo Factory – i migliori talenti non si trovano all’interno della nostra azienda, ma viaggiano e lavorano in altre organizzazioni; il mercato dei capitali è concentrato sempre di più su aziende innovative che sviluppano approcci disruptive rispetto al passato; a vincere nello schema competitivo non è chi produce al proprio interno le migliori innovazioni, ma chi è in grado di integrare nel proprio core business ciò che si trova al di fuori del perimetro aziendale per generare valore in una logica di lungo periodo”.

L’Open Innovation si sviluppa da questo contesto e pone al centro la possibilità che l’azienda inglobi risorse già disponibili sul mercato senza generarle internamente. I benefici?

  • Creazione di nuovi beni e servizi e innovazione di quelli esistenti
  • Costruzione di una community che coinvolge la customer base in processi di co-creazione
  • Change management, ovvero la possibilità di lavorare sulla cultura di impresa insieme ai dipendenti
  • Riduzione del time-to-market
  • Abbattimento dei rischi nell’introdurre un’innovazione sul mercato

La transizione da modelli lineari verso l’Economia Circolare richiede, di fatto, un grande sforzo, quello di “fare innovazione” in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, e nessuna grande azienda è in grado di gestire questo cambiamento esclusivamente con le proprie risorse interne. Sono infatti necessari contaminazione e scambi con il mondo esterno, in due parole: Open Innovation.