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01 settembre 2022

Strategie circolari lungo la catena del valore del settore tessile, abbigliamento e moda

Secondo la Commissione Europea, il consumo di prodotti tessili in Europa si trova al quarto posto per maggiore impatto sull'ambiente e sui cambiamenti climatici dopo l'alimentazione, gli alloggi e la mobilità; si tratta inoltre del terzo settore in ordine di consumi per quanto riguarda l'uso di acqua e suolo e del quinto per l'uso di materie prime primarie. 

Tali limiti sono riconducibili al modello di economia lineare “Estrai – Produci – Butta” sul quale si basa gran parte del sistema produttivo odierno. Il paradigma di economia circolare stravolge questo concetto, offrendo soluzioni in grado di slegare la crescita di aziende e territori dallo sfruttamento del capitale naturale.  

Attuare strategie che permettono di efficientare processi e prodotti senza impattare negativamente sull’ecosistema, consente alle aziende di mantenere una maggiore competitività sul mercato, giocando d’anticipo rispetto ai trend normativi e di consumo.  

La realizzazione di strategie e soluzioni circolari lungo tutta la filiera può essere delineata disegnando quello che il Circular Economy Lab definisce Circular Journey, ovvero un cammino di intervento volto ad acquisire competenze e consapevolezza in ambito circular e identificare un percorso di innovazione con progetti mirati e supporto costante, attivando interlocuzioni con i propri stakeholder e con l’ecosistema dell’innovazione circolare

Per l’attuazione di soluzioni di economia circolare lungo la catena del valore del settore tessile abbigliamento e moda, è possibile delineare alcune azioni strategiche prioritarie

  • Progettazione circolare e innovazione dei materiali: per realizzare prodotti tessili di qualità, che siano anche durabili, riparabili ed eventualmente riciclabili a fine vita, è necessario adottare un approccio circolare sin dalle prime fasi di progettazione.  Gli esperti del Circular Economy Lab realizzano con le aziende progetti di Circular Design per co-sviluppare prodotti innovativi tramite l’ingaggio di stakeholder lungo tutta la filiera. 
  • Modelli di business circolari: il settore tessile abbigliamento e moda può trarre particolare beneficio dall’adozione di modelli di business circolari, i quali creano nuove opportunità di business spostando il focus delle aziende dalla vendita di tessuti e capi d’abbigliamento, all’offerta di una vasta categoria di servizi (es: noleggio) altamente flessibili e personalizzabili. Per il lancio sul mercato di questi modelli, le aziende possono appoggiarsi alle iniziative di Project Building del Circular Economy Lab, che mirano ad accelerare la definizione del modello di business ed il test sul mercato di un progetto pilota. 
  • Coinvolgimento dell’intera filiera in ottica di simbiosi industriale: collaborazioni e tecnologie che consentano di allungare la vita utile di risorse e materie prime seconde mantenendoli in uso il più a lungo possibile sono fondamentali per realizzare filiere circolari.  

Per il raggiungimento di questi obiettivi le aziende possono realizzare progetti di Open Innovation per individuare sul mercato soluzioni innovative ad hoc, attivando l’ecosistema di startup, PMI innovative, centri di ricerca ed università, del network del Circular Economy Lab.