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13 marzo 2023

Dalla strategia europea al PNRR: sfide e opportunità per il settore dei trasporti

Ridurre le emissioni grazie a un sistema di trasporto sostenibile, smart e resiliente: questo è l’obiettivo della “Strategia per una Mobilità Sostenibile e Smart” prevista dal Green Deal Europeo per raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2050, anche attraverso una trasformazione in chiave green e digitale del settore dei trasporti. Caratteristiche - quelle della sostenibilità, digitalizzazione e resilienza del settore - che è opportuno approfondire nel dettaglio per provare ad anticipare almeno in parte quali saranno le ricadute concrete nei diversi settori produttivi.

Sostenibili, smart, resilienti: i trasporti del futuro secondo la Strategia europea

Rendere i trasporti sostenibili significherà, in concreto, promuovere la diffusione di veicoli, navi e aerei a emissioni zero, insieme all’utilizzo di combustibili rinnovabili e relative infrastrutture (ad esempio, mediante l’installazione di punti di ricarica pubblici). Da un punto di vista della mobilità urbana e interurbana, inoltre, è auspicabile una crescita importante del traffico ferroviario ad alta velocità e lo sviluppo di ulteriori infrastrutture ciclabili, così come lo stesso traffico su rotaia consentirà di rendere più ecologico il trasporto delle merci.

La trasformazione in chiave smart della mobilità, grazie all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione, porterà a favorire la mobilità multimodale connessa e automatizzata, consentendo ai passeggeri di acquistare biglietti per viaggi multimodali e alle merci di passare senza difficoltà da un mezzo di trasporto all’altro. Promuovere l’innovazione e l’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale consentirà, infine, l’adozione diffusa di droni e aeromobili senza equipaggio, che andranno di pari passo allo sviluppo di uno spazio comune europeo di dati sulla mobilità.

La sfida di rendere più resiliente il settore - terzo e ultimo obiettivo della Strategia per la mobilità sostenibile europea - potrà essere vinta attraverso un rafforzamento del mercato unico, intensificando gli sforzi e gli investimenti per completare la rete transeuropea dei trasporti e aiutare il settore attraverso maggiori investimenti, sia pubblici sia privati, nella modernizzazione delle flotte in tutte le tipologie di trasporto. Nel futuro, resilienza farà sempre più rima con equità e in questo contesto sarà lecito attendersi l’adozione di tariffe accessibili in tutte le regioni e per tutti i passeggeri, compresi quelli a mobilità ridotta o residenti nelle aree rurali e periferiche.

L’evoluzione normativa e le opportunità del PNRR

A livello nazionale, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la sua integrazione con il Piano Nazionale di Investimenti Complementari rende disponibile una grande quantità di risorse per la mobilità per accompagnare questo processo di trasformazione.

Con la pubblicazione del Rapporto “Investimenti, programmi e innovazioni per lo sviluppo della mobilità sostenibile nelle Città metropolitane”, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) ha definito la strategia per realizzare un miglioramento della qualità della vita nelle città che prevede, nell’ordine, il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi di mobilità locale sostenibile tramite un investimento nel Trasporto Rapido di Massa (3,6 miliardi), il rinnovo degli autobus in senso ecologico e l’aumento della quantità e qualità del Trasporto Pubblico Locale (Tpl) (3 miliardi), lo sviluppo delle piste ciclabili (200 milioni) e l’uso delle tecnologie digitali per i diversi servizi di mobilità.

Degne di nota sono inoltre le azioni intraprese per incentivare un cambio di paradigma della mobilità verso il modello Mobility as a Service (MaaS), che prevede l’integrazione di più servizi di trasporto pubblici e privati combinabili tra loro in un unico servizio accessibile digitalmente in base alle esigenze del singolo utente. Milano, Napoli, Roma, Bari, Firenze e Torino sono state identificate come città capofila per la sperimentazione dei servizi di MaaS e sono destinatarie di contribuiti statali per circa 57 milioni di euro.

In questo contesto, la trasformazione della mobilità secondo i criteri della sostenibilità, della resilienza e della digitalizzazione potrà avvenire grazie alla compresenza di una chiara strategia europea e investimenti adeguati alla rilevanza degli obiettivi da raggiungere, e non da ultimo grazie a un’evoluzione normativa (come la Direttiva 2000/53/CE riguardante la gestione dei veicoli fuori uso) che pone sempre più al centro il settore Automotive quale fulcro del cambiamento in chiave digitale e green del più ampio settore dei trasporti.