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24 aprile 2025

Best Practice: Hub di cattura e valorizzazione della CO2

Gli hub per la cattura e valorizzazione della CO₂ offrono un approccio innovativo e collaborativo per ridurre le emissioni di gas serra. In questo articolo approfondiremo il modello Hub & Cluster nell’ambito delle tecnologie CCUS (Carbon Capture, Utilization, and Storage), analizzando le migliori pratiche a livello internazionale.

Le tecnologie CCUS, come già evidenziato in precedenti articoli, giocano un ruolo chiave nella decarbonizzazione dell’industria e nel raggiungimento degli obiettivi climatici. Queste infrastrutture vengono tipicamente installate vicino ai principali emettitori di CO₂, come impianti industriali e centrali elettriche.

Dal momento che molti di questi impianti si trovano concentrati in specifiche aree geografiche, la condivisione delle infrastrutture per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio della CO₂ rappresenta una soluzione efficiente. Ed è proprio su questo principio che si basa il modello Hub & Cluster, che permette alle aziende di ottimizzare i costi, ridurre i rischi tecnici e rendere le tecnologie CCUS più accessibili e scalabili.

Il modello "Hub & Cluster" si sviluppa attraverso tre fasi principali:

  1. Cattura della CO₂: le emissioni di CO₂ vengono intercettate direttamente nei siti industriali attraverso tecnologie specifiche, adattate ai diversi settori (acciaio, raffinerie, industria chimica, cementifici, ecc.).
  2. Trasporto condiviso: una volta catturata, la CO₂ viene trasportata tramite gasdotti, navi o camion verso un hub centrale per lo stoccaggio o il riutilizzo. Esistono tre principali modalità di trasporto:
    • Gasdotti dedicati: soluzione efficiente per grandi volumi, ma richiede infrastrutture adeguate
    •  Trasporto via nave: la CO₂ liquefatta viene trasportata in navi criogeniche verso siti offshore.
    • Trasporto su strada o ferrovia: più adatto per volumi ridotti o tratte brevi.   
  3. Stoccaggio o utilizzo: la CO₂ viene immagazzinata in formazioni geologiche sotterranee (come giacimenti esausti di petrolio e gas) o riutilizzata in processi industriali, ad esempio per la produzione di carburanti sintetici, materiali da costruzione o prodotti chimici.

L’approccio "Hub & Cluster" ottimizza queste operazioni, offrendo un’infrastruttura comune a più industrie, riducendo i costi e migliorando l’efficienza. Di seguito i numerosi benefici offerti dagli Hub CCUS: 

  • Riduzione dei costi: La condivisione delle infrastrutture permette di abbassare i costi di investimento e operativi.
  • Minimizzazione dei rischi: La gestione centralizzata semplifica la compliance normativa e tecnica.
  • Scalabilità: È possibile integrare nuovi impianti industriali nel tempo.
  • Accelerazione dello sviluppo: Le infrastrutture condivise facilitano autorizzazioni e finanziamenti.
  • Decarbonizzazione dei settori difficili da elettrificare: Settori altamente emittenti come il cemento, l’acciaio e la chimica possono beneficiare di soluzioni praticabili per la riduzione delle emissioni.

ESEMPIO DI BEST PRACTICE: NORTHERN LIGHTS CCS HUB (NORVEGIA)

Uno dei progetti CCUS più avanzati a livello globale è il Northern Lights CCS Hub, il primo hub europeo di trasporto e stoccaggio di CO₂ a accesso aperto, operativo dal 2024. Questa infrastruttura innovativa consente a industrie di diversi paesi di ridurre le proprie emissioni attraverso una rete condivisa.

Sviluppato da TotalEnergies, Equinor e Shell, il progetto ha una capacità iniziale di stoccaggio di 1,5 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno, con la possibilità di espandersi fino a 5 milioni di tonnellate. Northern Lights rientra nella più ampia iniziativa norvegese Longship ed è stato riconosciuto dall’Unione Europea come Progetto di Comune Interesse.

Il processo prevede:

  • La cattura della CO₂ da impianti industriali situati in Norvegia e/o altri paesi europei.
  • La liquefazione della CO₂ (a -50°C) e trasporto via nave fino a un terminale di ricezione in Norvegia.
  • Stoccaggio temporaneo a terra e successivo trasporto tramite un gasdotto sottomarino lungo 100 km fino a un sito offshore (al largo delle coste), situato a 2.600 metri di profondità in una formazione geologica salina.

Northern Lights dimostra come un’infrastruttura CCUS condivisa possa ridurre i costi unitari per la cattura della CO₂ e favorire la cooperazione industriale a livello internazionale.

CONCLUSIONI

Il modello Hub & Cluster CCUS si conferma una soluzione efficace e scalabile per ridurre le emissioni industriali, ottimizzando l'uso delle infrastrutture e rendendo le tecnologie CCUS più accessibili e sostenibili dal punto di vista economico.

Per massimizzare il loro impatto, sarà essenziale il sostegno di politiche governative, investimenti mirati e una forte collaborazione tra industrie. L’esempio di Northern Lights dimostra come questi hub possano giocare un ruolo chiave nella transizione ecologica, contribuendo in modo concreto al raggiungimento degli obiettivi climatici europei e alla neutralità carbonica entro il 2050.