Article image
News
09 luglio 2024

Acque reflue in ambito healthcare: l’iniziativa di open innovation realizzata dal CE Lab

In un sistema basato sui principi dell’economia circolare, il processo di trattamento, separazione, depurazione e ricircolo di acque reflue assume un ruolo rilevante: le sostanze contenute nell’acqua possono essere considerate nuove risorse da reimmettere in circolo valorizzando quello che ad oggi è considerato un rifiuto. Oltre ai fini di irrigazione, l’utilizzo circolare dell’acqua mira al recupero sostenibile delle risorse materiali ed energetiche contenute nelle acque reflue, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e i consumi energetici dei depuratori esistenti.

In particolare, nell’ambito degli ospedali e dei laboratori di analisi, questo cambio di prospettiva sta aprendo nuove opportunità di miglioramento dell’impatto ambientale, risparmio di costi e recupero virtuoso di materie prime. Le strutture sanitarie, alla pari di altri processi produttivi che implicano l’utilizzo della risorsa idrica, generano acque reflue contenenti sostanze chimiche, farmaci e agenti biologici contaminanti e dannosi per la salute dell’ambiente e dell’uomo.

Secondo i dati raccolti e rielaborati dagli esperti del Circular Economy Lab, in media, in un ospedale italiano, ogni posto letto genera quotidianamente 600 litri di acque reflue (Majumder et al, 2020) e la resistenza agli antibiotici acquisita da parte dei batteri nelle reti idriche ospedaliere è da due a dieci volte maggiore rispetto alle acque reflue domestiche (WHO, 2014). Tra i contaminanti delle acque reflue ospedaliere emergono i cosiddetti mezzi di contrasto, o liquidi di contrasto, sostanze utilizzate nell’ambito della diagnostica per immagini che aiutano esami come TC e Risonanza Magnetica a migliorare la qualità delle immagini, mettendo in evidenza dettagli dei tessuti ed eventuali lesioni che non sarebbero altrimenti visibili.

Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 il Circular Economy Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory si è reso protagonista di un’iniziativa di respiro internazionale rivolta proprio a definire una best practice scalabile e replicabile per il recupero di liquidi di contrasto e la gestione delle acque reflue ospedaliere, attraverso l’implementazione di processi che possano diventare un modello di innovazione per il settore Healthcare italiano ed internazionale, oltre che per i legislatori e i partner tecnologici, nella gestione dei reflui ospedalieri e di laboratorio.

L’iniziativa di circular open innovation, dal nome Call4Circular | Circular Water 4 Healthcare, è stata promossa da SYNLAB e Bracco, in partnership con IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio (Gruppo San Donato), nel contesto di Federated Innovation @MIND, e realizzato dal Circular Economy Lab

Il progetto ha suscitato molto interesse a livello nazionale e internazionale, ricevendo numerose candidature da parte di startup e PMI innovative provenienti dall’Italia (47% del totale), dal resto d’Europa (ai primi posti l’Olanda, con l’8% delle candidature, seguita da Germania, Spagna, Svezia, Gran Bretagna, Belgio e Turchia) e dal mondo (con un 6% di candidature provenienti da Stati Uniti, seguiti da Israele, Canada, Kenya e Singapore).

Lo scouting di realtà innovative con soluzioni tecnologiche è durato circa tre mesi, da novembre 2023 a gennaio 2024, e si è concentrato su quattro principali ambiti di ricerca determinando i seguenti risultati: 

  • 46% delle application hanno proposto soluzioni per il miglioramento della qualità dell’acqua, con particolare attenzione alla riduzione della quantità di contaminanti emergenti (PPCP, virus, batteri, microplastiche, antibiotici) nel settore ospedaliero, limitando il loro rilascio nell'ecosistema naturale;
  • 24% delle candidature hanno proposto soluzioni per la circolarità dell’acqua, con focus sulla attivazione di processi di circolarità delle risorse idriche al fine di recuperare queste ultime e riutilizzarle per attività come l'irrigazione o il raffreddamento di macchinari;
  • 22% delle application si sono concentrate su processi di ottimizzazione dell’acqua e in particolare sull'uso efficiente delle risorse idriche in contesti ospedalieri e urbani;  
  • 8% delle candidature hanno riguardato, infine, il settore della raccolta liquidi, in particolare urina, contenenti agenti di contrasto utilizzati negli esami di radiografia e risonanza magnetica.

Al termine della fase di raccolta delle candidature sono state realizzate sessioni di approfondimento one-to-one con le startup più interessanti al fine di approfondire le potenziali sinergie. Il ruolo del Circular Economy Lab è stato, in questo contesto, quello di guidare e facilitare l’individuazione delle esigenze di innovazione circolare, condurre attivamente uno scouting dettagliato sui temi individuati, filtrare le startup arrivando ad una prima selezione calibrata sulle esigenze di ogni singola azienda promotrice della call fino alla stesura di uno use-case collaborativo. Le migliori 8 startup sono state invitate a partecipare al Demo Day conclusivo per presentare la propria soluzione innovativa nella prestigiosa cornice della Mind Innovation Week.

Nei prossimi mesi, le aziende partner e le start up proseguiranno il loro percorso di conoscenza reciproca con l’obiettivo di instaurare nuovi rapporti di collaborazione scientifica, industriale e commerciale.